giovedì 12 dicembre 2019

mercoledì 11 dicembre 2019

Sabato 14 dicembre: incontro al mercato di piazza Benefica



I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute, beni comuni e debito.
Dopo 3 anni non possiamo che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. Ed è inoltre possibile compilare un questionario sulle condizioni del proprio quartiere.
Ci vediamo quindi
sabato 14 dicembre
dalle ore 10 
al mercato di piazza Benefica - Giardini Martini

Sono invitati movimenti, comitati, realtà sociali e tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città.

giovedì 5 dicembre 2019

Lettera aperta alla Sindaca, agli Assessori e ai Consiglieri comunali di Torino: "Rendete pubblico il Progetto Unitario di Valorizzazione della Cavallerizza Reale"



Lettera aperta alla Sindaca, agli Assessori e ai Consiglieri comunali di Torino

Rendete pubblico il Progetto Unitario di Valorizzazione della Cavallerizza Reale 

Ora che si sta diradando il grande fumo del Regolamento dei Beni Comuni Urbani, approvato per il rotto della cuffia, da 21 su 40 consiglieri comunali di Torino il 2 dicembre scorso, chiediamo che vengano alla luce i reali obiettivi di quel Regolamento.
Essi riguardano un gruppo di importanti complessi edilizi della nostra città, inseriti in un Protocollo d’Intesa firmato il 13 settembre 2019 dalla Sindaca di Torino con Cassa Depositi e Prestiti e alcune sue aziende partecipate, attive nel campo delle operazioni immobiliari.
Il Protocollo ha lo scopo di far rendere … ma ora si usa il verbo “valorizzare“, a fini sociali? economici? speculativi? un grande patrimonio pubblico abbandonato, come Cavallerizza Reale, l’ex MOI, il complesso Buon Pastore, l’ex Thyssen, Superga, e altro ancora.
Una clausola dell’intesa stabilisce che entro il 30 ottobre 2019 doveva essere presentato “il Progetto Unitario di Valorizzazione del compendio denominato "Cavallerizza Reale” al fine di definire l'assetto generale del complesso, le destinazioni d'uso e le modalità di intervento ammesse”.
Ammesse da chi? Dal Piano Regolatore? Allora vorrà dire che la Cavallerizza sarà trasformata in alberghi, negozi, uffici, residenze d’alto bordo con il parcheggio interrato sotto i Giardini Reali. Ammesse dal Protocollo d’Intesa? Non sappiamo se esso prevede una Variante di Piano Regolatore che scongiuri la speculazione immobiliare e finanziaria ammessa non solo dal PRG vigente ma agevolata anche dalla Fondazione Beni Comuni privata, prevista nel nuovo Regolamento dei Beni Comuni Urbani.
I cittadini hanno il diritto di sapere. La partecipazione è democrazia.
Vi chiediamo quindi di rendere pubblico il Progetto Unitario di Valorizzazione della Cavallerizza Reale e presentarlo alla cittadinanza nel corso di una assemblea aperta.

Assemblea21

mercoledì 4 dicembre 2019

REGOLAMENTO BENI COMUNI: COMUNICATO COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

LA LOTTA PER LA DIFESA DEI BENI COMUNI NON SI FERMA
COMUNICATO COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO
Lunedì 2 dicembre nel Consiglio Comunale di Torino la maggioranza del M5S ha approvato il nuovo Regolamento beni comuni urbani, recependo le modifiche al testo proposte dalla Giunta e dalla stessa maggioranza, ma respingendo, con pochissime eccezioni, gli altri emendamenti proposti in votazione.
Il testo approvato resta sostanzialmente invariato rispetto a quello contro cui questo Coordinamento torinese ha chiesto in più occasioni la revoca in quanto frutto di un percorso tutto amministrativo e giuridico da cui i cittadini sono rimasti esclusi.
Tutto l’impianto risulta essere di difficile applicazione, inoltre resta escluso l'uso civico e collettivo urbano sul modello dell'ex Asilo Filangieri di Napoli (che rimane solo nel nome, ma non nella sostanza) e in sua sostituzione viene introdotto il concetto privatistico di “negozio civico”.
La cosa che riteniamo più grave e dannosa, per cui ci siamo battuti per il ritiro del regolamento, è l’introduzione - unico caso in Italia di un Regolamento beni comuni urbani - di fondazioni a cui conferire i beni comuni aprendo così la strada alla loro privatizzazione.
Nonostante i proclami di soddisfazione di amministratori comunali e giuristi dell'Università di Torino artefici della stesura del provvedimento, la sua approvazione contrasta però con i giudizi negativi espressi, già nei giorni scorsi, dalle realtà nazionali indipendenti da anni impegnate in esperienze di gestione, difesa e studio dei beni comuni. Tali realtà, riunite nella Rete Nazionale Beni Comuni Emergenti e ad Uso Civico https://www.facebook.com/retebenicomuniemergenti/ , nell’assemblea di domenica 1/12/2019 hanno preso posizione contro l'approvazione del regolamento di Torino, sostenendo l'azione del Coordinamento Beni Comuni torinese al presidio tenuto di fronte al Palazzo Civico lunedì pomeriggio.
Grazie alle numerose adesioni arrivate quindi da tutte le parti d'Italia, la protesta torinese si è trasformata in collettiva e di carattere nazionale.
Ringraziamo pertanto quante e quanti si sono spesi finora a sostegno della protesta contro un Regolamento che segna un passo indietro nel percorso dei beni comuni e contro il quale, a Torino come altrove, è destinata a continuare la mobilitazione.
A breve comunicheremo la data della prossima assemblea pubblica del Coordinamento.

venerdì 29 novembre 2019

Riunione 2 dicembre - argomenti in discussione

Assemblea21 si riunisce 

lunedì 2 dicembre alle ore 21
presso il CSOA Gabrio
via Millio 42 Torino

La discussione verterà su

situazione ripubblicizzazione Smat 
situazione beni comuni
Cavallerizza piano di riqualificazione
conclusione del percorso nei mercati e 
preparazione iniziativa pubblica - uso dei questionari
situazione Palavolley Parella
 proposta iniziative ATTAC

martedì 26 novembre 2019

Sabato 30 novembre: incontro al mercato di via Porpora



I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute, beni comuni e debito.
Dopo 3 anni non possiamo che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. Ed è inoltre possibile compilare un questionario sulle condizioni del proprio quartiere.
Ci vediamo quindi
dalle ore 10 sabato 30 novembre
al mercato di via Porpora angolo piazza Rebaudengo

Sono invitati movimenti, comitati, realtà sociali e tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città.

mercoledì 20 novembre 2019

PRESIDIO CONTRO L'APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO BENI COMUNI



COMUNICATO DEL COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO  


Siamo molto scontenti e delusi nel vedere, ancora una volta, disattese la richiesta della cittadinanza attiva all'Amministrazione Comunale di favorire la partecipazione alla scrittura del Regolamento beni comuni della Città di Torino, deliberato dalla Giunta comunale a maggio 2019.
Questo Coordinamento aveva chiesto con forza il 19 ottobre scorso, con una assemblea sotto Palazzo Civico, il ritiro della delibera e la convocazione di assemblee pubbliche per ridiscutere il regolamento medesimo. In seguito, l’assessore Giusta aveva quindi accettato un incontro pubblico, tenutosi il 30 ottobre, per presentare gli emendamenti al testo deliberato a maggio e ascoltare le istanze della cittadinanza. In quella sede avevamo constatato, che, tra le varie cose, anche la nostra richiesta di eliminare lo strumento della fondazione non era stata accolta, ridimensionandolo solamente e avevamo quindi nuovamente ribadito la contrarietà al regolamento e la richiesta della sua revoca.

Pochi giorni dopo l’incontro, un incendio doloso alla Cavallerizza Reale è stato preso come pretesto per accelerare l’iter di approvazione da parte del Consiglio Comunale di quanto già stabilito dalla Giunta, impedendo pertanto che la cittadinanza potesse partecipare tramite proprie assemblee pubbliche e sottoporre quindi proposte alternative.

Alla luce di quanto accaduto il Coordinamento ribadisce ancora una volta la propria contrarietà al provvedimento e indice un presidio di protesta di fronte a Palazzo Civico durante la seduta del Consiglio Comunale nel cui ordine del giorno è prevista la sua discussione e successiva approvazione.
Appuntamento quindi in piazza Palazzo di Città, a Torino, lunedì 25 novembre dalle ore 17

COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO



https://www.facebook.com/events/562067801258233/

giovedì 14 novembre 2019

16 novembre, incontro al mercato di Via Onorato Vigliani


NON SIAMO INVISIBILI
Non accettiamo che venga soffocato il dissenso.

I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute, beni comuni e debito.
Dopo 3 anni non possiamo che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. Ed è inoltre possibile compilare un questionario sulle condizioni del proprio quartiere.
Ci vediamo quindi
dalle ore 10 sabato 16 novembre
al mercato di via Onorato Vigliani angolo via Artom

Sono invitati movimenti, comitati, realtà sociali e tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città.


Sabato 16 novembre Coordinamento Beni Comuni Torino

Il Coordinamento Beni Comuni Torino si riunisce 
sabato 16 novembre alle 18
presso il CSOA Gabrio in via Millio 42 a Torino. 
Tutte e tutti sono invitati a partecipare.

martedì 12 novembre 2019

VALUTAZIONI DEL COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO SUL VERBALE DI INTESA TRA DELEGAZIONE ASSEMBLEA DI CAVALLERIZZA, PREFETTURA E COMUNE DI TORINO

VALUTAZIONI DEL COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO SUL VERBALE DI INTESA TRA DELEGAZIONE ASSEMBLEA DI CAVALLERIZZA, PREFETTURA E COMUNE DI TORINO

La decisione presa dalla delegazione dell'Assemblea di Cavallerizza di firmare un verbale di intesa con Comune di Torino e Prefettura contrasta con le conclusioni della medesima assemblea, svoltasi domenica 10 novembre scorso, le quali prevedevano che niente fosse sottoscritto e venisse solamente inoltrata una richiesta di proroga dei termini entro i quali le due istituzioni avevano preteso una risposta sulla proposta di protocollo, anche a rischio dello sgombero minacciato dai due enti in caso di non accettazione del protocollo di intesa. La loro eventuale disponibilità a modificare le condizioni contenute nel protocollo stesso avrebbe dovuta essere solamente raccolta per essere poi riportata in una nuova discussione assembleare, peraltro già prevista.

Nelle dichiarazioni rilasciate, alcuni componenti della delegazione hanno invece giustificato proprio con l'ottenimento di risultati positivi nel dialogo con Prefettura e Sindaca l'assunzione di nuovi e diversi impegni tramite la firma del verbale di intesa. Da una prima analisi riteniamo però che non vi siano stati passi in avanti o chiarimenti su questioni fondamentali quali le modalità con cui il futuro Regolamento Beni Comuni verrà applicato in Cavallerizza e il rapporto con le scelte sul futuro dell'intero compendio. Constatiamo inoltre che sul complesso monumentale di Cavallerizza, e persino sull'area destinata alla comunità rappresentata dall'assemblea, viene tuttora negato un processo partecipativo, quale sarebbe richiesto dal concetto stesso di bene comune. Al contrario, viene instaurato un tavolo negoziale di trattative a porte chiuse, per giunta attraverso la formalizzazione di una comunità di riferimento - che dovrebbe essere aperta e porosa - in un comitato di scopo (o altro soggetto): strumento che riteniamo invece estraneo al concetto di bene comune e non in grado di consentire la corretta e ampia partecipazione di tutti i cittadini e le cittadine interessati.

Il Coordinamento Beni Comuni Torino non si riconosce pertanto nelle decisioni e nel percorso conseguenti la firma del verbale di intesa da parte della delegazione dell'Assemblea. 

COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

martedì 5 novembre 2019

7 novembre ore 18,30 Coordinamento Beni Comuni Torino

Il Coordinamento Beni Comuni Torino si riunisce giovedì 7 novembre dalle 18,30 alle 20,00 presso il CSOA Gabrio in via Millio 42 per discutere le prossime iniziative a seguito dell'incontro pubblico sul Regolamento Beni Comuni tenutosi il 30 ottobre e le sue ricadute sul preannunciato progetto di ristrutturazione della Cavallerizza Reale

giovedì 31 ottobre 2019

7 novembre: proiezione documentario "Con quale diritto"






Giovedì 7 novembre CineSpritz CSOA Gabrio e Assemblea21, in collaborazione con https://www.trancemedia.eu/all'interno della rassegna cinematografica di novembre sulle trasformazioni urbane programmata al CSOA Gabrio in via Millio 42 Torino, presentano il documentario

"CON QUALE DIRITTO"
regia di Claudio Papalia e Tiziana Ripani
(Trancemedia.eu, 2019)


Proiezione ore 21,30; a seguire chiacchierata sulla speculazione, grandi opere e trasformazioni urbane con Assemblea 21.
Movimenti territoriali ambientalisti e sociali, avversi a mega- giga-tera-progetti: TAV, TAP “hub del gas”, MUOS. Movimenti che, in lunghe resistenze responsabili, questionano la legittimità stessa del diritto vigente e sperimentano una socialità coerente con i diritti della Terra e dei viventi.

Cinque anni d’indagine partecipante e osservativa di Trancemedia.eu precedono la realizzazione del film. Abbiamo raccolto le voci di nuovi contadini capaci di praticare un’agroecologia efficace per la risoluzione dei bisogni primari, di attivisti e studiosi che contrastano con la critica dell’estrattivismo autoritario i modelli economici e di dominio giunti allo stremo, di realtà territoriali condotte dall’asprezza del confronto a maturare sapere, visione e nuovi paradigmi: ossia i presupposti della capacità di governo.

Ne risulta un germoglio di discorso coerente, rispondente al bisogno ormai palese nel globo di nuove dimensioni della lotta politica per l’autogoverno ecologico e solidale, un bisogno particolarmente acuto nel malessere dell’Europa di oggi, deficitaria di coesione sociale e di cultura innovativa perché impegnata (per darne una lettura positiva) nel governo dei sintomi anziché in quello delle cause.

“Con quale diritto” propone uno stimolo alla elaborazione organica. La forma-manifesto, lungi da pretese sistemiche, connette fra loro riflessioni di cittadini detti nimby perché consapevoli di rifiutare nel proprio giardino quanto non ha più diritto di stare da nessuna parte. Per incoraggiare l’autostima dei movimenti e la convergenza evolutiva di nuovi, vitali progetti. Perché una cosa è davvero ‘necessaria e urgente’: superare il dominio di una ‘scuola normale’ ormai decrepita e assai perigliosa, smantellare un pensiero unico suicida, imporre una stretta disciplina alla finanza smisurata.

domenica 27 ottobre 2019

30 ottobre: incontro pubblico con l'assessore Giusta sul Regolamento beni comuni

COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

Il presidio indetto dal Coordinamento Beni Comuni Torino per sabato 19 ottobre scorso davanti al Comune di Torino si è trasformato in un'assemblea durante la quale molti interventi hanno espresso radicali critiche alla bozza di nuovo Regolamento dei beni comuni che la Giunta vorrebbe far approvare in questi giorni. È stato chiesto inoltre che la proposta di regolamento venisse ritirata e di aprire un ampio percorso di discussione e confronto su di esso.
(vedi video parziale  https://www.facebook.com/cavallerizzairreale/videos/477105666350347/),

Ora l’Assessore Giusta propone un incontro con il Coordinamento, previsto  mercoledì prossimo 30 ottobre.

Il Coordinamento ha richiesto che l'incontro si svolga IN FORMA PUBBLICA, dandone notizia e invitando tutta la Cittadinanza e con la preventiva pubblicizzazione dei contenuti oggetto della discussione. L’Assessore si è impegnato a darne notizia ufficiale e a inviare “una formulazione avanzata del regolamento approvato in Giunta così come già previsto a seguito degli emendamenti che saranno da me proposti”.

La Cittadinanza è quindi invitata a partecipare alla

ASSEMBLEA PUBBLICA
MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE - ORE 19
SALA BOBBIO, VIA CORTE D'APPELLO 16 - TORINO

Il Coordinamento Beni Comuni Torino s’impegna a condividere la documentazione che l’Assessore Giunta farà pervenire.

Visti i tempi stretti di convocazione di questa assemblea, riteniamo sia cosa corretta limitarci all’ascolto delle enunciazioni dell’Assessore, in attesa di convocare  un’assemblea cittadina - nei primi giorni di novembre, consentendo così una più ampia partecipazione - per gli opportuni approfondimenti al fine di avviare il percorso di discussione e confronto richiesto.

Coordinamento Beni Comuni Torino

giovedì 24 ottobre 2019

25 ottobre riunione Coordinamento Beni Comuni Torino

Il COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO si ritrova domani venerdì 25 ottobre alle 21 presso il CSOA Gabrio in via Millio 42. La partecipazione è aperta a tutti

sabato 12 ottobre 2019

Sabato 19 ottobre: GIÙ LE MANI DAI BENI COMUNI


Coordinamento Beni Comuni Torino
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GIÙ LE MANI DAI BENI COMUNI

Il Coordinamento Beni Comuni Torino invita tutte e tutti in piazza Palazzo di Città sabato 19 ottobre dalle 15,30 per incontrarsi e iniziare a condividere con parole, cartelli, striscioni, immagini e qualunque altro mezzo di comunicazione opinioni, informazioni, proposte, desideri e altro ancora sulla condizione dei beni comuni cittadini.

Il Comune di Torino ha deciso di regolamentare i beni comuni pensando che siano solo una questione di immobili di sua proprietà da fare gestire ad altri,  siano essi cittadini con cui stipulare un contratto o fondazioni a cui regalarli facendoli diventare privati. Il tutto in modo burocratico e senza la preventiva partecipazione delle persone alle scelte da compiere.

Noi riteniamo che si tratti invece non solo di immobili ma anche di verde e spazio pubblico, di ambiente, di acqua, di patrimonio artistico e culturale: ai quali si deve poter accedere senza esclusioni per soddisfare i bisogni essenziali e più importanti.

I BENI NON SONO COMUNI SE LA LORO GESTIONE NON E’ PARTECIPATIVA, SE MANCA IL PREVENTIVO AMPIO COINVOLGIMENTO DI TUTTI NELLE DECISIONI DA PRENDERE PER REGOLAMENTARLI. E' il contrario di quanto ha fatto la Giunta comunale: nelle segrete stanze, con qualche amic* addett* ai lavori, ha approvato  un nuovo 'Regolamento dei beni pubblici' -  spacciati per Beni Comuni -  confuso e dannoso, che apre la strada alla privatizzazione del patrimonio della Città.

Per questo motivo il Coordinamento Beni Comuni Torino chiede che la LA DELIBERA DI APPROVAZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO VENGA REVOCATA e sia quindi avviato in Città a questo riguardo un ampio percorso di discussione e confronto.

COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

mercoledì 9 ottobre 2019

Sabato 12 ottobre: incontro al mercato di corso Sebastopoli



NON SIAMO INVISIBILI
Non accettiamo che venga soffocato il dissenso.

I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute, beni comuni e debito.
Dopo 3 anni non possiamo che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. Ed è inoltre possibile compilare un questionario sulle condizioni del proprio quartiere.
Ci vediamo quindi
dalle ore 10 sabato 12 ottobre 
al mercato di corso Sebastopoli angolo via Tripoli

A seguire, sabato 26 ottobre, mercato di corso Racconigi angolo via Frejus.
Sono invitati movimenti, comitati, realtà sociali e tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città.

venerdì 4 ottobre 2019

COSTITUZIONE DEL COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO E CONSIDERAZIONI SUL NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE DEI BENI COMUNI

Lunedì 30 settembre 2019 si sono riuniti in assemblea cittadine e cittadini singoli o facenti parte di comitati, associazioni, gruppi e realtà sociali torinesi interessati e attivi nella difesa e nello sviluppo dei beni comuni. Scopo dell'incontro è stato fare il punto sulle attività in svolgimento e sulla situazione cittadina nel suo complesso, con riferimento anche alle iniziative messe in campo dall'amministrazione comunale che incidono sulla possibilità di mantenere e creare in città spazi di partecipazione legati all'esistenza di beni comuni.
I presenti hanno sottolineato come, nonostante la diversità delle tipologie che  possono avere, i beni comuni devono avere tutti  eguale considerazione ed essere soprattutto oggetto di confronto pubblico e attenzione sia da parte dei cittadini che delle istituzioni.
A partire da ciò è stato ritenuto inadeguato e inopportuno il percorso puramente politico - amministrativo intrapreso negli ultimi mesi dal Comune di Torino,  che con una decisione della Giunta,  senza nessun preventivo confronto con i cittadini e le realtà che si occupano di beni comuni, ha approvato la revisione del Regolamento dei Beni Comuni: un controsenso, trattandosi di una materia basata invece sulla trasparenza e sull'inclusione della cittadinanza.
Come conseguenza di questo approccio, ad una attenta analisi del testo approvato dalla Giunta comunale la partecipazione dei cittadini risulta troppo burocratizzata e i criteri economici  introdotti uccidono la possibilità di proteggere e far crescere circuiti di dono, mutualismo e scambio: i beni comuni non sono locali commerciali, è tanto difficile capirlo? 
Il regolamento inoltre parla unicamente di beni comuni urbani, che sono solo un tassello, certamente importante ma parziale, dell’intero discorso che mobilita ogni giorno nella difesa e cura di tutti i beni comuni, dall’acqua al verde pubblico, all’ambiente, ai parchi e alle risorse naturali, che sono per noi diritti fondamentali, politici e sociali. 
Siamo consapevoli che questo sia stato concepito come un regolamento il quale riguarda solo un certo tipo di beni comuni: ma perché non inserire anche anche le altre tipologie almeno nelle definizioni, che invece appaiono scarne e lontane dalle ipotesi più avanzate? Perché non cogliere l’occasione per ribadire in atti concreti quello che, a parole, sovente troppe, ad oggi  è solo invece una eterea affermazione di principio, cioè che l’acqua è un bene comune?
E sempre come conseguenza di un percorso non partecipato nella sua progettazione, nel Regolamento manca coerenza circa la previsione di un elemento qualificante dei beni comuni: la gestione partecipativa.
Il potere di gestione diretta e l’uso plurale condiviso  da diversi soggetti è previsto solo per alcuni strumenti di gestione dei beni comuni, mentre per altri non viene chiaramente individuato chi partecipa e dove. Viene poi introdotta, a tale proposito, la fondazione. Che, come proposta nella delibera, rappresenta uno strumento pericoloso di privatizzazione: quale sarà il patrimonio di queste fondazioni definite “Fondazione Bene Comune”? Perché  tali fondazioni non vengono vincolate a scopi concreti e, soprattutto, a criteri di apertura anche ai soggetti deboli, che non hanno né oggi né avranno domani la possibilità di usufruire di un bene pagando al prezzo di mercato il suo accesso? Chi farà parte dei loro consigli di amministrazione, come verrà composta l’assemblea dei soci e quali  sono le garanzie che gli immobili loro assegnati non vengano alienati  in caso di debiti contratti dalle fondazioni medesime? Una volta che il bene viene “conferito” – e non invece concesso o affidato  – la strada di fatto è già aperta  alla sua alienazione, ovvero alla privatizzazione. E questo è un principio contrario all'intera logica e al significato dei beni comuni. Se si vuole proteggere un bene dalla disponibilità, perché non affidarne la gestione ad organi civici autonomi e indipendenti? In una città come Torino, parlare di fondazioni senza simili elementari chiarezze, rappresenta un indirizzo politico che NON POTRÁ MAI VEDERCI D’ACCORDO. Il discorso sulle fondazioni diventa ancora più importante oggi, nel momento in cui il Comune di Torino ha siglato un accordo canaglia con Cassa Depositi e Prestiti  il quale sembra già segnare in modo negativo, prima di nascere, qualunque percorso partecipativo.
Perché svilire poi, nel Regolamento beni comuni in via di approvazione, lo strumento dell’uso civico e collettivo urbano, che da forma di autogoverno delle comunità di cittadini sperimentato in altre città viene trasformato in un negozio giuridico, quindi un contratto,  stipulato con dei rappresentanti, scelti oltretutto in modo opaco e arrogante?
Il fine non giustifica i mezzi: se parliamo di beni comuni ci vuole un processo partecipativo di discussione e confronto PUBBLICO, che per essere veramente partecipato non deve quindi muoversi all'interno di meccanismi già preordinati, come quelli previsti nella proposta di regolamento  approvata dalla Giunta, della quale pertanto  chiediamo la revoca.  
E noi questo percorso pubblico e partecipativo di discussione lo faremo, a prescindere dalle intenzioni politiche dell’amministrazione comunale. 
Per questo abbiamo deciso di dare vita al Coordinamento Beni Comuni Torino e di organizzare una assemblea pubblica, nel mese di ottobre, dove, con un processo partecipativo REALE, dal basso e senza l’ausilio di fantomatici “albi” di esperti, costruiremo l’opposizione alla modalità di gestione dei beni comuni cittadini prevista dal nuovo Regolamento, il quale non rappresenta le cittadine e i cittadini e tutte le forme organizzate che si battono per la salvaguardia e lo sviluppo dei beni comuni.
                                          COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

mercoledì 2 ottobre 2019

Sabato 5 ottobre dalle ore 10: mercato di piazza della Vittoria


I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute, beni comuni e debito.
Dopo 3 anni non possiamo però che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. E a questo scopo sarà inoltre possibile compilare un questionario relativo alle condizioni del proprio quartiere.
Prossimo appuntamento:
 
sabato 5 ottobre dalle ore 10 in poi
piazza della Vittoria angolo via Villar
 
Seguiranno: 12/10, mercato corso Sebastopoli  angolo via Tripoli; 26/10, mercato corso Racconigi angolo corso Peschiera.

Sono invitati tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città, movimenti, comitati, realtà sociali.

lunedì 30 settembre 2019

La rinegoziazione CDP - Comune peggiora il futuro del debito di Torino

Dalle pagine Facebook della Sindaca Appendino e dell’on. Laura Castelli arrivano annunci entusiastici della loro ultima prodezza: la rinegoziazione di 295 mutui che la Città ha sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti, corrispondenti ad un debito residuo di 539.682.782 Euro.
Appendino e Castelli dicono che lo hanno fatto “nell’interesse dei cittadini”, che la decisione porterà loro “grandi benefici” e permetterà di “ottenere servizi di maggiore qualità”.
Può darsi che la Sindaca si sia fidata dell’assessore al Bilancio. Più esperta dovrebbe essere, invece, Laura Castelli, che ricopre la carica di sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Ma pare proprio che non ci azzecchi.
Basta leggere la delibera per scoprire che:
- il Comune non ha ottenuto alcuna riduzione dell’importo complessivo da restituire alla Cassa, ma un allungamento della durata del debito fino all’anno 2043 e oltre, con un appesantimento dei bilanci degli anni futuri.
- la CDP rinvia a dopo le elezioni comunali del 2021 la riscossione delle rate dei prossimi due anni, che vengono spalmate negli anni successivi, a tassi di interesse più alti,
- la rinegoziazione, comportando maggiori oneri a decorrere dal 2037 e fino al 2045 per  97.315.291 Euro, presenta per il Comune un COSTO netto complessivo stimato in 32.467.205  Euro.
Bell’affare! Il prossimo passaggio sarà l’approvazione dell'accordo in Consiglio Comunale, necessaria per tutte le delibere che comportano spese future per la città.
I Consiglieri comunali di maggioranza continueranno a mettere la testa sotto la sabbia?
Non è così che si tutelano gli interessi della collettività, ancora una volta costretta dalla remissività verso le banche dei “’portavoce dei cittadini”, a pagare tassi fissi dal 4 al 5%, elevatissimi rispetto ai tassi di mercato e obbligata a scaricare sui giovani che si troveranno in futuro a dover pagare un debito ingiusto, che la maggioranza non ha il coraggio di mettere in discussione.
“Portavoce dei cittadini” che hanno fatto finora orecchie da mercante alle proposte, provenienti da varie realtà cittadine e da alcuni consiglieri comunali, di un’alleanza con gli altri enti locali per ottenere dalle banche una reale ristrutturazione del debito con radicale riduzione dei tassi. Che non sanno o non vogliono uscire dalla trappola dei “contratti derivati” a tassi usurari, scantonando su un fantomatico parere di consulenti privati per farsi dire che va bene così. Che non sembrano considerare minimamente la possibilità di un audit sul debito, a cui stanno lavorando invece altre città.
Come fanno questa maggioranza comunale e la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e della Finanza a non capire che l’obiettivo delle banche, della finanza nazionale e sovranazionale, non è il rimborso del debito, bensì strozzare progressivamente il debitore con la proroga sempre più onerosa del debito, in modo da poter così continuare ad estrarre valore dai beni comuni, appropriarsi del patrimonio pubblico e perpetuare il rapporto di sudditanza dei debitori pubblici nei confronti dei creditori privati??


giovedì 26 settembre 2019

Beni comuni: intervista su Radio Blackout

Questa mattina siamo stati ospiti in una trasmissione di Radio Blackout con una intervista a proposito dei beni comuni e del regolamento comunale che ne vuole regolamentare la gestione a Torino, in preparazione dell'incontro pubblico di lunedì 30 settembre alle 19 nel salone del CSOA Gabrio.
Qui sotto il link per ascoltare la registrazione:

domenica 22 settembre 2019

Beni comuni e regolamenti: incontro pubblico lunedì 30 settembre ore 19

Per discutere della situazione nazionale e torinese relativa alla gestione dei beni comuni e della proposta di regolamento comunale attualmente in discussione a Torino, Assemblea21 organizza un incontro aperto a cittadini, comitati, gruppi e realtà sociali interessati.

lunedì 30 settembre alle ore 19
presso il CSOA Gabrio, via Millio 42 Torino

Link a informazioni sul concetto di "beni comuni", sulla sua storia e sulle modalità di gestione dal punto di vista giuridico e amministrativo che ne derivano, si possono trovare sulla pagina del blog https://assemblea21.blogspot.com/p/beni-comuni.html

giovedì 19 settembre 2019

LUNEDI' 23 SETTEMBRE ORE 21: INCONTRO SETTIMANALE ASSEMBLEA21

Il prossimo incontro di Assemblea21 avrà luogo 
lunedì 23 settembre alle 21 
presso il CSOA Gabrio in via Millio 42.

martedì 17 settembre 2019

Mercato Piazza Foroni (Barriera di Milano): sabato 21 settembre

I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute e debito.
Dopo 3 anni non possiamo però che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. E a questo scopo sarà inoltre possibile compilare un questionario relativo alle condizioni del proprio quartiere.
Prossimo appuntamento:
 
sabato 21 settembre dalle ore 10 in poi
via Montanaro pressi piazza Foroni
 
Seguiranno: 5/10, mercato piazza della Vittoria angolo via Villar; 12/10, mercato corso Sebastopoli angolo via Tripoli; 26/10, mercato corso Racconigi angolo corso Peschiera.

Sono invitati tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città, movimenti, comitati, realtà sociali.

martedì 10 settembre 2019

Incontro al mercato di via Don Grioli (Mirafiori Nord): sabato 14 settembre ore 10

I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute e debito.
Dopo 3 anni non possiamo però che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. E a questo scopo sarà inoltre possibile compilare un questionario relativo alle condizioni del proprio quartiere.
Prossimo appuntamento:

sabato 14 settembre dalle ore 10
mercato via Don Grioli angolo via Vicarelli
alle spalle del giardino Ferruccio Novo (Mirafiori nord)

Seguiranno poi: 21/9, mercato via Montanaro pressi piazza Foroni; 5/10, mercato piazza della Vittoria angolo via Villar; 12/10, mercato corso Sebastopoli angolo via Tripoli; 26/10, mercato corso Racconigi angolo corso Peschiera.

Sono invitati tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città, movimenti, comitati, realtà sociali.

giovedì 5 settembre 2019

Prossimo incontro lunedì 9 settembre

Il prossimo incontro di Assemblea21 avrà luogo lunedì 9 settembre alle 21 presso il csoa Gabrio in via Millio 42.

Si discuterà di:
- organizzazione del  percorso di presidi nei mercati del sabato
- attività sul debito
-  eventuali attività sui beni comuni
- discussione proposta dalla Cub in occasione dello sciopero di ottobre
- aggiornamento sulle vertenze  in corso
- varie eventuali

domenica 28 luglio 2019

Regolamento beni comuni di Torino: l'innovazione è un'altra cosa

Anche il Comune di Torino si appresta a deliberare un proprio regolamento dei beni comuni, strumento giuridico tramite il quale i cittadini possono interagire con beni di proprietà dell'ente che quest'ultimo ritiene di affidre loro per la relativa gestione.

Il modello elaborato dal Comune di Torino  risente ancora fortemente della scarsa acquisizione culturale, politica e istituzionale dell’assunto di partenza che i beni comuni sono l’opposto della proprietà, sia essa pubblica o privata  e che di conseguenza  la loro gestione non può che essere partecipativa. Non ha giovato a questo proposito nemmeno l’apporto di expertise universitarie, le quali non sono servite per superare ciò che è oggetto di maggiore critica e cioè da un parte la rigidità amministrativa, che rimanda sempre all'approvazione da parte del Consiglio comunale dei criteri di gestione elaborati dai cittadini e dall'altra l'introduzione di forme di gestione nelle quali non sono i cittadini direttamente a intervenire ma invece soggetti di diritto privato (la cosiddetta "fondazione bene comune") nei cui organi direttivi i cittadini eleggono loro rappresentanti e dei quali però possono inoltre fare parte anche soggetti privati con personalità giuridica, aprendo così la strada alla privatizzazione dei beni stessi grazie a un quadro giuridico non chiaro, ma certamente al di fuori di ogni controllo partecipativo popolare.

La bozza di regolamento torinese prevede anche l'istituto dell'uso civico, la forma più avanzata di partecipazione dei cittadini nella gestione di un bene comune, introdotta per la prima volta dall' ex- Asilo Filangieri di Napoli, la cui comunità, impegnata in attività culturali sociali e politiche, lo ebbe riconosciuto dal Comune guidato dal sindaco De Magistris dopo un articolato, ampio e partecipato percorso di confronto politico che portò il Consiglio comunale a recepire la regolamentazione predisposta e già attuata dalla comunità del Filangieri, regolamentazione la quale poi, sempre a seguito di un confronto politico ampio, fu estesa ad altre realtà di partecipazione che si erano costituite autonomamente all'interno di altri beni di proprietà del Comune di Napoli.

Le modalità di gestione dell'uso civico previste nel regolamento comunale torinese, così come altre parti, lasciano tuttavia insoddisfatti torinesi e non, anche gli stessi ispiratori napoletani, chiamati dal Comune di Torino già in passato a fornire elementi di conoscenza e che ancora recentemente hanno espresso, durante un'audizione in una commissione consiliare, un parere negativo sulla forma e sugli obiettivi che a Torino la gestione dei beni comuni potrebbe invece prendere in conseguenza della regolamentazione predisposta.

La gestione dei beni comuni non è normata da leggi nazionali e pertanto a livello locale sono possibili soluzioni diverse e non necessariamente omogenee tra gli enti che la approvano. Quello che è certo, come dimostra l'esperienza di Napoli, è che le differenze negli obiettivi e nelle forme di gestione dei beni comuni stessi dipendono dall'orientamento politico dell'amministrazione comunale che ne introduce la regolamentazione. Non c'è da stupirsi quindi che a Torino non siano raggiungibili i risultati ottenuti a Napoli, date le differenze enormi proprio dal punto di vista politico. E date quindi anche quelle nei percorsi che hanno portato e stanno portando ai rispettivi regolamenti, frutto di un lavoro di relazione e discussione pubblico, ampio e condiviso a Napoli e invece avviato e gestito in modalità ristrette a Torino, pressoché esclusivamente all'interno di percorsi istituzionali ai quali i cittadini e i gruppi non  hanno avuto accesso agevole (istituzionalizzazione peraltro favorita anche dalla sparizione dei momenti assembleari auto organizzati pubblici che per anni con cadenza domenicale avevano discusso anche di beni comuni evidenziandone nel contempo rischi e  problematicità).

Non ci stupiamo, quindi, della piega negativa presa a Torino da un'esperienza che altrove è stata invece innovazione (amministrativa, sociale e politica) sia per il l'amministrazione comunale sia per le comunità di cittadini che l'hanno voluta.

martedì 16 luglio 2019

Incontro lunedì 22 luglio ore 21

Prossimo incontro di Assemblea21

lunedì 22 luglio alle ore 21
presso il CSOA Gabrio in via Millio 42 Torino

ordine del giorno
aggiornamenti su area verde pubblica in Parella destinata a palavolley
percorso di iniziative nei quartieri periferici
regolamento beni comuni
proposte di attività pervenute

domenica 14 luglio 2019

Sabato 20 luglio ore 10, incontro al mercato di corso Brunelleschi



NON SIAMO INVISIBILI 
NON ACCETTIAMO CHE VENGA SOFFOCATO IL DISSENSO

Per dare seguito all'assemblea del 18  maggio scorso  "La città soffocata", Assemblea21 organizza una serie di appuntamenti nelle piazze e nei giardini dei quartieri periferici di Torino per sentire in modo diretto, non fittizio come sta facendo l’attuale Amministrazione comunale del M5S, i problemi che viviamo in città: lavoro, casa, ambiente, salute e altri ancora. Si potrà affrontare anche il tema dell'integrazione, che per noi non è un problema ma rappresenta invece una risorsa

Il terzo appuntamento è per


SABATO 20 luglio 2019 dalle ore 10.00
al mercato di corso Brunelleschi (angolo via Bardonecchia)
non distante dalla zona del quartiere Parella dove Circoscrizione e Comune vogliono far costruire da privati su una area verde pubblica un complesso dedicato ad attività sportive e commerciali con il pretesto di realizzare un palazzetto dello sport riservato a una squadra di pallavolo.

Distribuiremo anche un questionario da compilare sul momento per capire meglio quali sono le criticità e quali i punti di vista delle persone. Vi invitiamo quindi se siete della zona o se frequentate quel mercato ad avvicinarvi al nostro presidio e a condividere le vostre opinioni. 

Sono invitati al presidio movimenti, comitati, realtà sociali e tutti gli abitanti che vogliono esporre i loro problemi e partecipare alle scelte per la propria città.



I TERRITORI SONO DI CHI LI ABITA!!
DICIAMO LA NOSTRA


giovedì 4 luglio 2019

Incontro lunedì 8 luglio ore 21

Prossimo inconto di Assemblea21

lunedì 8 luglio alle ore 21
presso il CSOA Gabrio in via Millio 42 Torino

si discuterà di
area verde pubblica in Parella destinata a palavolley
percorso di iniziative nei quartieri periferici
proposte di legge di iniziativa popolari
altre proposte di attività

domenica 23 giugno 2019

Palavolley Parella: il Comune svende ai privati l'area verde pubblica per pagare i debiti

Continua la svendita di beni pubblici torinesi per pagare i debiti delle Olimpiadi 2006, l'abiura nei fatti del programma elettorale e la mancanza di una risposta seria e coerente all’emergenza climatica in corso

Dopo la cartolarizzazione di immobili di pregio, ora tocca anche a un'area verde in borgata Parella,  destinata a Servizi Pubblici, ad essere sacrificata sull'altare del DEBITO comunale, mettendo contemporaneamente in evidenza  il  disprezzo  e l’ignavia degli Amministratori verso il  Patrimonio Pubblico, usato come merce, il cui destino è quello di essere devoluto a terzi  per fini privati, deprivando così i cittadini e le cittadine.

L'area verde di proprietà comunale di via Madonna della Salette verrà infatti ceduta in uso esclusivo ad una società sportiva per costruire il proprio stadio-palestra con ristorante e foresteria. La motivazione addotta per questa decisione sciagurata è che non si hanno i soldi per attrezzarla e manutenerla. Quindi si butta via il bambino con l’acqua sporca, alienando la disponibilità del prato a tutti per cederla a qualcuno, senza aver neanche pensato ad ipotesi alternative. Come quella di proporre, almeno, una gestione condivisa e collettiva con i residenti dell’area, facendola diventare il giardino pubblico che ci si aspetta e di cui c'è bisogno.

Alla società andavano invece - se necessario - proposte aree già compromesse (ex industriali o comunque già fabbricate e in abbandono) sulla quale realizzare questo impianto privato, che NON è - lo ribadiamo - un Servizio Pubblico. Oppure,  ancora meglio, andavano proposte altre strutture pubbliche già esistenti e sottoutilizzate da condividere con altre realtà, pensiamo al PalaRuffini, ad esempio. Noi siamo del convincimento che la società avrebbe dovuto cercare sul mercato privato l’area per fare il suo palazzetto ma, evidentemente, costava troppo, non era così comoda ai mezzi, e il Pubblico è sempre più accomodante…

Questa superficialità nell’affrontare questa vicenda fa emergere diverse questioni, sulle quali vorremmo mettere in mora l’Amministrazione, in base alle dichiarazioni pre-elettorali e alle grandi aspettative di cambiamento suscitate, dopo più di un ventennio di gestione della “sinistra”. Ovvero:
     -  messa in discussione del debito contratto con le banche per la realizzazione delle Olimpiadi 2006, con il suo inevitabile e doloroso strascico di “lacrime e sangue” per i torinesi, ovvero tagli ai servizi, aumento delle tasse e tributi e svendite.
     -   STOP al Consumo di Suolo. Non progressiva riduzione. STOP, subito.
     -  tutela del patrimonio pubblico e della sua natura funzionale al soddisfacimento di bisogni pubblici, NON privati mascherati da pubblici.
    -   risposta forte all’emergenza climatica in atto, con la difesa del verde esistente e con la sua implementazione reale, non propagandistica e inutile, come il verde su soletta.

Nulla di tutto ciò è stato fatto. Si è operato in assoluta continuità con chi c’era prima.
Si è continuato a (s)vendere patrimonio pubblico, senza mettere in discussione la causa - sulla quale è possibile agire - che porta alle alienazioni: ovvero il pagamento degli interessi sul debito, che vanno subito ricontrattati e/o azzerati, perché usurai.
Si è continuato a costruire su suolo libero, adducendo responsabilità delle amministrazioni precedenti, senza tentare di fermare operazioni incoerenti con le dichiarazioni elettorali, e stoppabili senza ripercussioni legali.
Si continua a fare dichiarazioni altisonanti, vedi comunicati e foto con FFF, proclamandosi paladini della difesa climatica ma si continua senza ritegno a far costruire su suoli liberi, che sono l’unico elemento che può rendere resiliente la città di fronte ai cambiamenti climatici in corso.

Chiediamo coerenza e ascolto delle nostre ragioni, che sono ragioni più alte di quelle di Bilancio. 
Sono ragioni che nascono dalla Costituzione, al quale non vanno MAI anteposte motivazioni ragionieristiche e/o particolaristiche.
Una comunità sta in piedi su Valori, che non si possono piegare a seconda delle circostanze.  

Le aree cedute per servizi nel quartiere Parella devono rimanere pubbliche e verdi!       

Assemblea21 e Salviamo i Prati Parella

venerdì 21 giugno 2019

SABATO 29/6: INCONTRO CON I CITTADINI AL MERCATO DI CORSO CINCINNATO



NON SIAMO INVISIBILI 
NON ACCETTIAMO CHE VENGA SOFFOCATO IL DISSENSO

Per dare seguito all'assemblea del 18  maggio scorso  "La città soffocata", Assemblea21 organizza una serie di appuntamenti nelle piazze e nei giardini dei quartieri periferici di Torino per sentire in modo diretto, non fittizio come sta facendo l’attuale Amministrazione comunale del M5S, i problemi che viviamo in città: lavoro, casa, ambiente, salute e altri ancora. Si potrà affrontare anche il tema dell'integrazione, che per noi non è un problema ma rappresenta invece una risorsa

Dopo il presidio presso la piscina Pellerina del 9 giugno, il secondo appuntamento è per

SABATO 29 giugno 2019 dalle ore 10.00
mercato di Corso Cincinnato (angolo corso Toscana)


Sono invitati al presidio movimenti, comitati, realtà sociali e tutti gli abitanti che vogliono esporre i loro problemi e partecipare alle scelte per la propria città

I TERRITORI SONO DI CHI LI ABITA!!
DICIAMO LA NOSTRA

giovedì 6 giugno 2019

Domenica 9 giugno dalle 15 al Parco Pellerina manifestazione: "Non siamo invisibili"

Domenica 9 giugno dalle 15 al Parco Pellerina, area adiacente alla piscina, primo di una serie di appuntamenti nei quartieri periferici di Torino organizzati da Assemblea21. L'occasione per dire cosa si pensa della città, dei suoi problemi, di come la si vorrebbe e di come si vorrebbe viverci. Microfono aperto per tutti.


mercoledì 29 maggio 2019

Domenica 9 giugno ore 15: incontro con i cittadini al Parco della Pellerina

NON SIAMO INVISIBILI 
NON ACCETTIAMO CHE VENGA SOFFOCATO IL DISSENSO

Per dare seguito all'assemblea del 18  maggio scorso  "La città soffocata", Assemblea21 organizza una serie di appuntamenti nelle piazze e nei giardini dei quartieri periferici di Torino per sentire in modo diretto, non fittizio come sta facendo l’attuale Amministrazione comunale del M5S, i problemi che viviamo in città: lavoro, casa, ambiente, salute e altri ancora. Si potrà affrontare anche il tema dell'integrazione, che per noi non è un problema ma rappresenta invece una risorsa

Primo appuntamento:
DOMENICA 9 giugno 2019 dalle ore 15.00
al Parco della Pellerina, in Corso Appio Claudio 106 Torino
nell'area adiacente alla piscina

Sono invitati al presidio movimenti, comitati, realtà sociali e tutti gli abitanti che vogliono esporre i loro problemi e partecipare alle scelte per la propria città

I TERRITORI SONO DI CHI LI ABITA!!
DICIAMO LA NOSTRA

sabato 25 maggio 2019

Lunedì 27 maggio riunione organizzativa per iniziativa di giugno

Come concordato al termine della scorsa riunione, lunedì 27 maggio alle 21 al CSOA Gabrio di via Millio 42 Torino nuovo incontro organizzativo per l'iniziativa pubblica indetta dall'assemblea del 18 maggio.

mercoledì 15 maggio 2019

Dal 21 gennaio 2017 al 18 maggio 2019


Ci hanno definiti i delusi: ma deluso è solamente chi si illude, mentre noi,  persone pratiche, tre anni fa abbiamo solo preso alla lettera il programma elettorale dell'attuale sindaca Appendino, incentrato su un concetto chiave: "partecipazione".

Nel corso degli anni popoli e persone si sono invece sempre più disaffezionati alla politica allontanandosene, per questo proprio sulla partecipazione nel 2016 abbiamo voluto subito mettere alla prova la neo eletta Amministrazione comunale organizzando un primo grande confronto pubblico al quale erano invitati sindaca, consiglieri comunali, assessori e gli abitanti di Torino. Il 21 gennaio 2017 si svolse quindi in via Moretta una assemblea che vide la partecipazione di numerosi cittadine e cittadini i quali animarono un vivace dibattito con l'Amministrazione stessa. 
Apparve subito chiaro che la modalità giusta, per rispondere alle esigenze emerse su problemi come, tra gli altri, lavoro, casa, beni comuni, urbanistica, servizi sociali, fosse la costruzione e scrittura di un bilancio preventivo del Comune di Torino partecipato. E con questo obiettivo avviammo la campagna per un bilancio senza vincoli, denominata "Carte in tavola". In seguito ancora, il 4 marzo 2017, organizzammo una ulteriore assemblea sempre tra amministratori e cittadini, nel cui corso vennero presentate  ai componenti del Consiglio Comunale presenti 20 questioni scaturite dalla discussione del 21 gennaio: il 3 aprile 2017, annunciato sul sito della sindaca, avrebbe dovuto fare seguito un vero e primo confronto pubblico sulla questione del bilancio, che però però non venne mai organizzato. Da allora la parola "partecipazione" a Torino sembra essere scomparsa dal vocabolario a 5 Stelle.
Assemblea21 ha comunque continuato a incalzare l'Amministrazione comunale, in particolare sul debito e sulla questione dei derivati, attraverso petizioni al Consiglio comunale e raccolte firme e con presidi sotto il Palazzo Civico e la sezione regionale della Corte dei conti: ed è grazie al nostro intervento se oggi è possibile visionare i contratti di tipo derivato stipulati dal Comune di Torino. Che abbiamo letto, traendone la conclusione che si tratti di strumenti finanziari capestro per la città sulla cui applicazione  andrebbe messa in atto una immediata moratoria che ne sospenda gli effetti, poichè presentano caratteristiche tali da essere contestabili  anche dal punto di vista  legale.
In tutto questo percorso l'Amministrazione comunale 5 Stelle non si è schierata, come del resto si è anche ritirata da tutte le vertenze politiche che sulla base del programma elettorale aveva promesso di affrontare, a iniziare da quella sull'acqua pubblica, passando per quelle sul lavoro e sui servizi ai cittadini e fino a quelle sulle trasformazioni urbanistiche.
L'appuntamento dell'assemblea cittadina del 18 maggio nasce quindi all'interno di un percorso ben preciso, mirando a coinvolgere tutta la  città e in particolare le sue voci che invece si vorrebbero fossero soffocate. E si propone di andare oltre la semplice manifestazione dello scontento, per ipotizzare invece una proposta che accomuni tutte e tutti coloro che parteciperanno.
Assemblea21

mercoledì 1 maggio 2019

18 maggio, assemblea cittadina: "La città soffocata - le voci che politica e media nascondono"



LA CITTA' SOFFOCATA
Le voci che politica e media nascondono

assemblea cittadina
sabato 18 maggio 2019, ore 15 
via Leoncavallo 23 Torino


Sono passati quasi 3 anni dalla vittoria elettorale di Chiara Appendino: all’epoca l’evento fu salutato dall’opinione pubblica come un segnale di cambiamento, come un possibile nuovo corso della città baluardo elettorale del PD.

Ad oggi però possiamo constatare che il cambiamento è stato solo in peggio. Le politiche perseguite e le scelte fatte dall’attuale amministrazione pentastellata non si sono discostate dal percorso già drammaticamente segnato dal PD.

Noi, che ancor prima del 2016 ci siamo fatti portatori di un cambiamento, vogliamo oggi ribadire che i problemi sociali, lavorativi, ecologici e della salute della nostra città vanno affrontati in modo diverso e non continuando ad alimentare il famigerato “Sistema Torino” che Appendino giurava di volere mandare in cantina e che ha invece potenziato.

Ora siamo nuovamente sotto elezioni e nuovamente siamo costretti a sopportare politici che con le loro vuote parole tappezzano i muri della città. 

Disincantati e critici ribadiamo che la politica non è pubblicità, che il ruolo degli amministratori dovrebbe essere quello di dare risposte alle difficoltà reali e quotidiane vissute dai territori e da chi li abita.

Riportiamo al centro del dibattito e dell'opinione pubblica la realtà e le voci soffocate di Torino: la questione del debito, la mancanza di una seria politica della casa, il lavoro precario e sottopagato, lo svuotamento dei quartieri sottoposti alle speculazioni e l’abbandono delle periferie, l 'emarginazione e la penalizzazione della condizione degli stranieri, il problema dell' inquinamento e dei rifiuti, la svendita ai privati del patrimonio e dei servizi pubblici, l’inerzia nel trasformare SMAT in azienda di diritto pubblico, che non costa niente, ma salva la nostra acqua dalla privatizzazione, lo svuotamento del welfare mascherato da una finta scelta organizzativa di razionalizzazione.

Sempre più schiacciati dagli interessi finanziari e speculativi delle banche, sempre più repressi in qualsiasi forma di protesta o di azione di controinformazione, riprendiamoci la narrazione di quale è la città reale e quale sia il tessuto urbano che vorremmo.

Per aumentare la consapevolezza dei meccanismi che i pentastellati mistificano e gli altri partiti celebrano come soluzioni, per confrontarci e decidere di noi, per aprire una stagione di vertenze su lavoro, casa e ambiente ritroviamoci in una assemblea cittadina partecipata e viva il 18 maggio 2019 in via Leoncavallo 23 presso la sala polivalente comunale dalle ore 15:00.

Assemblea21

per adesioni: assemblea21gen@gmail.com 
le adesioni verranno pubblicate su blog

hanno dato la loro adesione
CUB Torino, CSOA Gabrio, Rifiuti Zero Piemonte, Comitato Provinciale Acqua Pubblica Torino, ATTAC Torino,  Assemblea NOTAV Torino e cintura, Potere al Popolo Torino, Salviamo il Paesaggio Torino, Manituana-Laboratorio Culturale Autogestito, demA Torino, Comitato "Mamme in piazza per la libertà di dissenso", Rifondazione Comunista Torino, Sinistra Anticapitalista Torino, Sistema Torino, Torino 2030 milioni di debito, Redazione Lotta Continua Torino