mercoledì 24 gennaio 2018

LA RICHIESTA FORMULATA NELLA PETIZIONE DI RENDERE PUBBLICI I CONTRATTI SUI DERIVATI NON E’ STATA ACCOLTA DALLA COMMISSIONE



Lunedi 22 gennaio siamo stati auditi dalla I Commissione Consiliare Bilancio, alla presenza dei consiglieri competenti e con la partecipazione degli Assessori Sergio Rolando e Alberto Sacco, per presentare la nostra petizione sui derivati. L’Assessore Rolando ha esposto il ruolo dei derivati all’interno del debito del Comune di Torino e ha comunicato che a giorni sarà pubblicato sul sito del Comune un documento di sintesi, aggiuntivo alla nota integrativa del bilancio dedicata ai derivati, nel quale verranno fornite altre informazioni e i link ad alcuni documenti. 

Però, non è stato specificato che i documenti contrattuali saranno resi pubblici come richiesto dalla petizione, e da noi ribadito più volte nel corso dell’audizione. Motivo per cui ripresenteremo questa richiesta anche oltre la petizione. L’Assessore Rolando ha inoltre comunicato che sono ancora in corso due inchieste da parte della magistratura sui derivati medesimi.
Negli interventi dei consiglieri è emersa la richiesta di procedere ad una ulteriore indagine interna mediante la creazione di un pool di esperti, al fine di verificare se le condizioni sottoscritte nei contratti siano regolari.

Da parte nostra, oltre a illustrare e approfondire i motivi e gli obiettivi della petizione, abbiamo evidenziato che il debito non è solo una questione di trasparenza, ma gioca un ruolo centrale per il futuro della città.  Solo nel 2016, per gli interessi negativi sui derivati sono stati sottratti dalle risorse del Comune di Torino e trasferiti alle banche e/o società finanziarie più di 15 milioni di €, con ricadute negative dirette su tutte e tutti noi. Ricadute negative che sono la causa di questa continua e progressiva sottrazione di risorse alle politiche sociali, con l’effetto dei tagli costanti per centinaia di famiglie, rifugiati e migranti senza tetto e reddito, abbandono dei servizi come musei e asili e la svendita dei beni comuni. A conferma di quanto emerge anche al forum di Davos, poche decine di miliardari si spartiscono la ricchezza sociale collettiva: i detentori di questo debito, che sono per la maggior parte gruppi bancari come Intesa Sanpaolo e Unicredit, finanziano poi tramite le loro fondazioni il bilancio e quindi le attività di diversi assessorati, condizionandone pesantemente l'azione: chi ci guadagna da questa compravendita? 

Nel pomeriggio dello stesso giorno il Gruppo Consiliare al Comune di Torino del Movimento 5s ha pubblicato su Facebook un comunicato, che riprendendo la nostra posizione e le nostre richieste, specifica: “I firmatari in aggiunta hanno richiesto in commissione la possibilità di rendere accessibili i contratti derivati, in giorni prestabiliti, “aprendo gli uffici” ai cittadini interessati a visionarli in loco. Come gruppo consiliare stiamo provvedendo per renderlo possibile, crediamo che la trasparenza su questo argomento dopo anni di silenzio sia il minimo dovuto alla Città e ai torinesi”

Poiché questo impegno non era stato esplicitato in Commissione, a conferma di quanto dichiarato nel comunicato pubblicato su Facebook, ci aspettiamo che il Gruppo Consiliare del Movimento 5s presenti a breve una mozione per vincolare il Comune di Torino a diffondere veramente i contratti di finanza derivata, non soltanto alcuni documenti di sintesi.
La registrazione audio dell’incontro è disponibile al link: http://vm-podcast.csi.it/…/comu…/COMMISSIONI/2018/012388.mp3.