Lunedi 22 gennaio siamo stati auditi dalla I Commissione Consiliare
Bilancio, alla presenza dei consiglieri competenti e con la
partecipazione degli Assessori Sergio Rolando e Alberto Sacco, per
presentare la nostra petizione sui derivati. L’Assessore Rolando ha
esposto il ruolo dei derivati all’interno del debito del Comune di
Torino e ha comunicato che a giorni sarà pubblicato sul sito del Comune
un documento di sintesi, aggiuntivo alla nota integrativa del bilancio
dedicata ai derivati, nel quale verranno fornite altre informazioni e i
link ad alcuni documenti.
Però, non è stato specificato che
i documenti contrattuali saranno resi pubblici come richiesto dalla
petizione, e da noi ribadito più volte nel corso dell’audizione. Motivo
per cui ripresenteremo questa richiesta anche oltre la petizione. L’Assessore Rolando ha inoltre comunicato che sono ancora in corso due inchieste da parte della magistratura sui derivati medesimi.
Negli interventi dei consiglieri è emersa la richiesta di procedere ad
una ulteriore indagine interna mediante la creazione di un pool di
esperti, al fine di verificare se le condizioni sottoscritte nei
contratti siano regolari.
Da parte nostra, oltre a illustrare e
approfondire i motivi e gli obiettivi della petizione, abbiamo
evidenziato che il debito non è solo una questione di trasparenza, ma
gioca un ruolo centrale per il futuro della città. Solo nel 2016,
per gli interessi negativi sui derivati sono stati sottratti dalle
risorse del Comune di Torino e trasferiti alle banche e/o società
finanziarie più di 15 milioni di €, con ricadute negative dirette su
tutte e tutti noi. Ricadute negative che sono la causa di questa
continua e progressiva sottrazione di risorse alle politiche sociali,
con l’effetto dei tagli costanti per centinaia di famiglie, rifugiati e
migranti senza tetto e reddito, abbandono dei servizi come musei e asili
e la svendita dei beni comuni. A conferma di quanto emerge anche al
forum di Davos, poche decine di miliardari si spartiscono la ricchezza
sociale collettiva: i detentori di questo debito, che sono per la
maggior parte gruppi bancari come Intesa Sanpaolo e Unicredit,
finanziano poi tramite le loro fondazioni il bilancio e quindi le
attività di diversi assessorati, condizionandone pesantemente l'azione:
chi ci guadagna da questa compravendita?
Nel pomeriggio
dello stesso giorno il Gruppo Consiliare al Comune di Torino del
Movimento 5s ha pubblicato su Facebook un comunicato, che riprendendo
la nostra posizione e le nostre richieste, specifica: “I firmatari in
aggiunta hanno richiesto in commissione la possibilità di rendere
accessibili i contratti derivati, in giorni prestabiliti, “aprendo gli
uffici” ai cittadini interessati a visionarli in loco. Come gruppo
consiliare stiamo provvedendo per renderlo possibile, crediamo che la
trasparenza su questo argomento dopo anni di silenzio sia il minimo
dovuto alla Città e ai torinesi”.
Poiché questo
impegno non era stato esplicitato in Commissione, a conferma di quanto
dichiarato nel comunicato pubblicato su Facebook, ci aspettiamo che il
Gruppo Consiliare del Movimento 5s presenti a breve una mozione per
vincolare il Comune di Torino a diffondere veramente i contratti di
finanza derivata, non soltanto alcuni documenti di sintesi.
La registrazione audio dell’incontro è disponibile al link: http://vm-podcast.csi.it/…/comu…/COMMISSIONI/2018/012388.mp3.
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