domenica 17 giugno 2018

LETTERA APERTA ALLA CORTE DEI CONTI - DERIVATI DELLA CITTÀ DI TORINO: DAVVERO VA TUTTO BENE?

LETTERA APERTA ALLA CORTE DEI CONTI DEL PIEMONTE

DERIVATI DELLA CITTÀ DI TORINO: DAVVERO VA TUTTO BENE?
Sono tantissimi i Comuni italiani che hanno perso e stanno perdendo enormi quantità di denaro pubblico a causa dei derivati. Il fenomeno ha provocato anche l’esplosione di un contenzioso giudiziario di fronte a tutti i tipi di tribunali (civile, penale, amministrativo) e a diverse giurisdizioni (italiana e inglese), e ha indotto il legislatore a vietare, dal 2009, la sottoscrizione, da parte degli EELL, di questi rischiosi strumenti finanziari (è ammesso solo il c.d. cap).
Per i derivati ogni anno la nostra città subisce pesanti perdite (quest’anno spenderemo circa 16 milioni euro). Dal 2002 al 2017, per i derivati, il Comune di Torino ha bruciato più di 90 milioni di euro. Sottraendo risorse ai servizi fondamentali per la vita di tutti (casa, sostegno al reddito, sostegno a persone in difficoltà, accoglienza a chi scappa da guerre e povertà, edilizia scolastica, servizi educativi, politiche ambientali, trasporti pubblici, incremento del personale dipendente che gestisce i servizi comunali, gestione del patrimonio comune, ecc.). Perciò abbiamo cercato di approfondire cosa fosse contenuto realmente in questi contratti e abbiamo scoperto le stesse criticità rilevate nei derivati di molti altri Comuni (come ha denunciato anche l’ANCI): in alcuni derivati ci sono condizioni contrattuali sbilanciate a sfavore del Comune.

venerdì 8 giugno 2018

Prossimo incontro - 18 giugno, ore 21


incontro settimanale 
lunedì 18 giugno alle ore 21:00 
presso il CSOA Gabrio, via Revello 42

all'ordine del giorno l'organizzazione dell'iniziativa su debito e derivati 
proseguimento di quella sotto la ssede della Corte dei Conti di lunedì 4 giugno

Per chi suona la campana - lunedì 18 giugno

Lunedì 4 giugno abbiamo suonato la campana per i giudici della Corte dei Conti che ancora non si pronunciano sui contratti derivati della città di Torino, nonostante le inchieste aperte.

Siamo stanche e stanchi di regalare ogni anno milioni di € a Intesa Sanpaolo, Unicredit, Dexia, Bank of Scotland e JP Morgan per pagare gli interessi sui contratti stipulati in base all'indice Euribor, palesemente contraffatto, come ha anche sentenziato la Commissione Europea nell'ormai lontano 2013.

Nel bilancio di previsione comunale 2018 sono stati stanziati ben 16 milioni di euro per i “tributi” alle banche sottratti, come sempre, dalle politiche di sostegno al lavoro, al reddito, alla casa, alla cultura, al verde, alla mobilità e ai beni comuni che lentamente strangolano noi e la nostra città.
Il problema dei derivati è un problema politico e noi non smetteremo di denunciarlo: torneremo sotto il Comune di Torino che, nonostante le boutade sui media e social, ancora non ha mosso un dito per fermare questa emorragia di soldi... nostri!

Ci troviamo lunedì 18 giugno al C.S.O.A. Gabrio di via Millio 42 alle ore 21, per condividere insieme le prossime azioni.