martedì 12 novembre 2019

VALUTAZIONI DEL COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO SUL VERBALE DI INTESA TRA DELEGAZIONE ASSEMBLEA DI CAVALLERIZZA, PREFETTURA E COMUNE DI TORINO

VALUTAZIONI DEL COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO SUL VERBALE DI INTESA TRA DELEGAZIONE ASSEMBLEA DI CAVALLERIZZA, PREFETTURA E COMUNE DI TORINO

La decisione presa dalla delegazione dell'Assemblea di Cavallerizza di firmare un verbale di intesa con Comune di Torino e Prefettura contrasta con le conclusioni della medesima assemblea, svoltasi domenica 10 novembre scorso, le quali prevedevano che niente fosse sottoscritto e venisse solamente inoltrata una richiesta di proroga dei termini entro i quali le due istituzioni avevano preteso una risposta sulla proposta di protocollo, anche a rischio dello sgombero minacciato dai due enti in caso di non accettazione del protocollo di intesa. La loro eventuale disponibilità a modificare le condizioni contenute nel protocollo stesso avrebbe dovuta essere solamente raccolta per essere poi riportata in una nuova discussione assembleare, peraltro già prevista.

Nelle dichiarazioni rilasciate, alcuni componenti della delegazione hanno invece giustificato proprio con l'ottenimento di risultati positivi nel dialogo con Prefettura e Sindaca l'assunzione di nuovi e diversi impegni tramite la firma del verbale di intesa. Da una prima analisi riteniamo però che non vi siano stati passi in avanti o chiarimenti su questioni fondamentali quali le modalità con cui il futuro Regolamento Beni Comuni verrà applicato in Cavallerizza e il rapporto con le scelte sul futuro dell'intero compendio. Constatiamo inoltre che sul complesso monumentale di Cavallerizza, e persino sull'area destinata alla comunità rappresentata dall'assemblea, viene tuttora negato un processo partecipativo, quale sarebbe richiesto dal concetto stesso di bene comune. Al contrario, viene instaurato un tavolo negoziale di trattative a porte chiuse, per giunta attraverso la formalizzazione di una comunità di riferimento - che dovrebbe essere aperta e porosa - in un comitato di scopo (o altro soggetto): strumento che riteniamo invece estraneo al concetto di bene comune e non in grado di consentire la corretta e ampia partecipazione di tutti i cittadini e le cittadine interessati.

Il Coordinamento Beni Comuni Torino non si riconosce pertanto nelle decisioni e nel percorso conseguenti la firma del verbale di intesa da parte della delegazione dell'Assemblea. 

COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO