giovedì 31 ottobre 2019

7 novembre: proiezione documentario "Con quale diritto"






Giovedì 7 novembre CineSpritz CSOA Gabrio e Assemblea21, in collaborazione con https://www.trancemedia.eu/all'interno della rassegna cinematografica di novembre sulle trasformazioni urbane programmata al CSOA Gabrio in via Millio 42 Torino, presentano il documentario

"CON QUALE DIRITTO"
regia di Claudio Papalia e Tiziana Ripani
(Trancemedia.eu, 2019)


Proiezione ore 21,30; a seguire chiacchierata sulla speculazione, grandi opere e trasformazioni urbane con Assemblea 21.
Movimenti territoriali ambientalisti e sociali, avversi a mega- giga-tera-progetti: TAV, TAP “hub del gas”, MUOS. Movimenti che, in lunghe resistenze responsabili, questionano la legittimità stessa del diritto vigente e sperimentano una socialità coerente con i diritti della Terra e dei viventi.

Cinque anni d’indagine partecipante e osservativa di Trancemedia.eu precedono la realizzazione del film. Abbiamo raccolto le voci di nuovi contadini capaci di praticare un’agroecologia efficace per la risoluzione dei bisogni primari, di attivisti e studiosi che contrastano con la critica dell’estrattivismo autoritario i modelli economici e di dominio giunti allo stremo, di realtà territoriali condotte dall’asprezza del confronto a maturare sapere, visione e nuovi paradigmi: ossia i presupposti della capacità di governo.

Ne risulta un germoglio di discorso coerente, rispondente al bisogno ormai palese nel globo di nuove dimensioni della lotta politica per l’autogoverno ecologico e solidale, un bisogno particolarmente acuto nel malessere dell’Europa di oggi, deficitaria di coesione sociale e di cultura innovativa perché impegnata (per darne una lettura positiva) nel governo dei sintomi anziché in quello delle cause.

“Con quale diritto” propone uno stimolo alla elaborazione organica. La forma-manifesto, lungi da pretese sistemiche, connette fra loro riflessioni di cittadini detti nimby perché consapevoli di rifiutare nel proprio giardino quanto non ha più diritto di stare da nessuna parte. Per incoraggiare l’autostima dei movimenti e la convergenza evolutiva di nuovi, vitali progetti. Perché una cosa è davvero ‘necessaria e urgente’: superare il dominio di una ‘scuola normale’ ormai decrepita e assai perigliosa, smantellare un pensiero unico suicida, imporre una stretta disciplina alla finanza smisurata.

domenica 27 ottobre 2019

30 ottobre: incontro pubblico con l'assessore Giusta sul Regolamento beni comuni

COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

Il presidio indetto dal Coordinamento Beni Comuni Torino per sabato 19 ottobre scorso davanti al Comune di Torino si è trasformato in un'assemblea durante la quale molti interventi hanno espresso radicali critiche alla bozza di nuovo Regolamento dei beni comuni che la Giunta vorrebbe far approvare in questi giorni. È stato chiesto inoltre che la proposta di regolamento venisse ritirata e di aprire un ampio percorso di discussione e confronto su di esso.
(vedi video parziale  https://www.facebook.com/cavallerizzairreale/videos/477105666350347/),

Ora l’Assessore Giusta propone un incontro con il Coordinamento, previsto  mercoledì prossimo 30 ottobre.

Il Coordinamento ha richiesto che l'incontro si svolga IN FORMA PUBBLICA, dandone notizia e invitando tutta la Cittadinanza e con la preventiva pubblicizzazione dei contenuti oggetto della discussione. L’Assessore si è impegnato a darne notizia ufficiale e a inviare “una formulazione avanzata del regolamento approvato in Giunta così come già previsto a seguito degli emendamenti che saranno da me proposti”.

La Cittadinanza è quindi invitata a partecipare alla

ASSEMBLEA PUBBLICA
MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE - ORE 19
SALA BOBBIO, VIA CORTE D'APPELLO 16 - TORINO

Il Coordinamento Beni Comuni Torino s’impegna a condividere la documentazione che l’Assessore Giunta farà pervenire.

Visti i tempi stretti di convocazione di questa assemblea, riteniamo sia cosa corretta limitarci all’ascolto delle enunciazioni dell’Assessore, in attesa di convocare  un’assemblea cittadina - nei primi giorni di novembre, consentendo così una più ampia partecipazione - per gli opportuni approfondimenti al fine di avviare il percorso di discussione e confronto richiesto.

Coordinamento Beni Comuni Torino

giovedì 24 ottobre 2019

25 ottobre riunione Coordinamento Beni Comuni Torino

Il COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO si ritrova domani venerdì 25 ottobre alle 21 presso il CSOA Gabrio in via Millio 42. La partecipazione è aperta a tutti

sabato 12 ottobre 2019

Sabato 19 ottobre: GIÙ LE MANI DAI BENI COMUNI


Coordinamento Beni Comuni Torino
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GIÙ LE MANI DAI BENI COMUNI

Il Coordinamento Beni Comuni Torino invita tutte e tutti in piazza Palazzo di Città sabato 19 ottobre dalle 15,30 per incontrarsi e iniziare a condividere con parole, cartelli, striscioni, immagini e qualunque altro mezzo di comunicazione opinioni, informazioni, proposte, desideri e altro ancora sulla condizione dei beni comuni cittadini.

Il Comune di Torino ha deciso di regolamentare i beni comuni pensando che siano solo una questione di immobili di sua proprietà da fare gestire ad altri,  siano essi cittadini con cui stipulare un contratto o fondazioni a cui regalarli facendoli diventare privati. Il tutto in modo burocratico e senza la preventiva partecipazione delle persone alle scelte da compiere.

Noi riteniamo che si tratti invece non solo di immobili ma anche di verde e spazio pubblico, di ambiente, di acqua, di patrimonio artistico e culturale: ai quali si deve poter accedere senza esclusioni per soddisfare i bisogni essenziali e più importanti.

I BENI NON SONO COMUNI SE LA LORO GESTIONE NON E’ PARTECIPATIVA, SE MANCA IL PREVENTIVO AMPIO COINVOLGIMENTO DI TUTTI NELLE DECISIONI DA PRENDERE PER REGOLAMENTARLI. E' il contrario di quanto ha fatto la Giunta comunale: nelle segrete stanze, con qualche amic* addett* ai lavori, ha approvato  un nuovo 'Regolamento dei beni pubblici' -  spacciati per Beni Comuni -  confuso e dannoso, che apre la strada alla privatizzazione del patrimonio della Città.

Per questo motivo il Coordinamento Beni Comuni Torino chiede che la LA DELIBERA DI APPROVAZIONE DEL NUOVO REGOLAMENTO VENGA REVOCATA e sia quindi avviato in Città a questo riguardo un ampio percorso di discussione e confronto.

COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

mercoledì 9 ottobre 2019

Sabato 12 ottobre: incontro al mercato di corso Sebastopoli



NON SIAMO INVISIBILI
Non accettiamo che venga soffocato il dissenso.

I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute, beni comuni e debito.
Dopo 3 anni non possiamo che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. Ed è inoltre possibile compilare un questionario sulle condizioni del proprio quartiere.
Ci vediamo quindi
dalle ore 10 sabato 12 ottobre 
al mercato di corso Sebastopoli angolo via Tripoli

A seguire, sabato 26 ottobre, mercato di corso Racconigi angolo via Frejus.
Sono invitati movimenti, comitati, realtà sociali e tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città.

venerdì 4 ottobre 2019

COSTITUZIONE DEL COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO E CONSIDERAZIONI SUL NUOVO REGOLAMENTO COMUNALE DEI BENI COMUNI

Lunedì 30 settembre 2019 si sono riuniti in assemblea cittadine e cittadini singoli o facenti parte di comitati, associazioni, gruppi e realtà sociali torinesi interessati e attivi nella difesa e nello sviluppo dei beni comuni. Scopo dell'incontro è stato fare il punto sulle attività in svolgimento e sulla situazione cittadina nel suo complesso, con riferimento anche alle iniziative messe in campo dall'amministrazione comunale che incidono sulla possibilità di mantenere e creare in città spazi di partecipazione legati all'esistenza di beni comuni.
I presenti hanno sottolineato come, nonostante la diversità delle tipologie che  possono avere, i beni comuni devono avere tutti  eguale considerazione ed essere soprattutto oggetto di confronto pubblico e attenzione sia da parte dei cittadini che delle istituzioni.
A partire da ciò è stato ritenuto inadeguato e inopportuno il percorso puramente politico - amministrativo intrapreso negli ultimi mesi dal Comune di Torino,  che con una decisione della Giunta,  senza nessun preventivo confronto con i cittadini e le realtà che si occupano di beni comuni, ha approvato la revisione del Regolamento dei Beni Comuni: un controsenso, trattandosi di una materia basata invece sulla trasparenza e sull'inclusione della cittadinanza.
Come conseguenza di questo approccio, ad una attenta analisi del testo approvato dalla Giunta comunale la partecipazione dei cittadini risulta troppo burocratizzata e i criteri economici  introdotti uccidono la possibilità di proteggere e far crescere circuiti di dono, mutualismo e scambio: i beni comuni non sono locali commerciali, è tanto difficile capirlo? 
Il regolamento inoltre parla unicamente di beni comuni urbani, che sono solo un tassello, certamente importante ma parziale, dell’intero discorso che mobilita ogni giorno nella difesa e cura di tutti i beni comuni, dall’acqua al verde pubblico, all’ambiente, ai parchi e alle risorse naturali, che sono per noi diritti fondamentali, politici e sociali. 
Siamo consapevoli che questo sia stato concepito come un regolamento il quale riguarda solo un certo tipo di beni comuni: ma perché non inserire anche anche le altre tipologie almeno nelle definizioni, che invece appaiono scarne e lontane dalle ipotesi più avanzate? Perché non cogliere l’occasione per ribadire in atti concreti quello che, a parole, sovente troppe, ad oggi  è solo invece una eterea affermazione di principio, cioè che l’acqua è un bene comune?
E sempre come conseguenza di un percorso non partecipato nella sua progettazione, nel Regolamento manca coerenza circa la previsione di un elemento qualificante dei beni comuni: la gestione partecipativa.
Il potere di gestione diretta e l’uso plurale condiviso  da diversi soggetti è previsto solo per alcuni strumenti di gestione dei beni comuni, mentre per altri non viene chiaramente individuato chi partecipa e dove. Viene poi introdotta, a tale proposito, la fondazione. Che, come proposta nella delibera, rappresenta uno strumento pericoloso di privatizzazione: quale sarà il patrimonio di queste fondazioni definite “Fondazione Bene Comune”? Perché  tali fondazioni non vengono vincolate a scopi concreti e, soprattutto, a criteri di apertura anche ai soggetti deboli, che non hanno né oggi né avranno domani la possibilità di usufruire di un bene pagando al prezzo di mercato il suo accesso? Chi farà parte dei loro consigli di amministrazione, come verrà composta l’assemblea dei soci e quali  sono le garanzie che gli immobili loro assegnati non vengano alienati  in caso di debiti contratti dalle fondazioni medesime? Una volta che il bene viene “conferito” – e non invece concesso o affidato  – la strada di fatto è già aperta  alla sua alienazione, ovvero alla privatizzazione. E questo è un principio contrario all'intera logica e al significato dei beni comuni. Se si vuole proteggere un bene dalla disponibilità, perché non affidarne la gestione ad organi civici autonomi e indipendenti? In una città come Torino, parlare di fondazioni senza simili elementari chiarezze, rappresenta un indirizzo politico che NON POTRÁ MAI VEDERCI D’ACCORDO. Il discorso sulle fondazioni diventa ancora più importante oggi, nel momento in cui il Comune di Torino ha siglato un accordo canaglia con Cassa Depositi e Prestiti  il quale sembra già segnare in modo negativo, prima di nascere, qualunque percorso partecipativo.
Perché svilire poi, nel Regolamento beni comuni in via di approvazione, lo strumento dell’uso civico e collettivo urbano, che da forma di autogoverno delle comunità di cittadini sperimentato in altre città viene trasformato in un negozio giuridico, quindi un contratto,  stipulato con dei rappresentanti, scelti oltretutto in modo opaco e arrogante?
Il fine non giustifica i mezzi: se parliamo di beni comuni ci vuole un processo partecipativo di discussione e confronto PUBBLICO, che per essere veramente partecipato non deve quindi muoversi all'interno di meccanismi già preordinati, come quelli previsti nella proposta di regolamento  approvata dalla Giunta, della quale pertanto  chiediamo la revoca.  
E noi questo percorso pubblico e partecipativo di discussione lo faremo, a prescindere dalle intenzioni politiche dell’amministrazione comunale. 
Per questo abbiamo deciso di dare vita al Coordinamento Beni Comuni Torino e di organizzare una assemblea pubblica, nel mese di ottobre, dove, con un processo partecipativo REALE, dal basso e senza l’ausilio di fantomatici “albi” di esperti, costruiremo l’opposizione alla modalità di gestione dei beni comuni cittadini prevista dal nuovo Regolamento, il quale non rappresenta le cittadine e i cittadini e tutte le forme organizzate che si battono per la salvaguardia e lo sviluppo dei beni comuni.
                                          COORDINAMENTO BENI COMUNI TORINO

mercoledì 2 ottobre 2019

Sabato 5 ottobre dalle ore 10: mercato di piazza della Vittoria


I professionisti della politica ripetono all'infinito che nelle nostre città i problemi principali sono sicurezza, decoro e migranti.
Assemblea21 ha sempre richiesto all'Amministrazione comunale di Torino di affrontare questioni concrete che possono invece davvero cambiare la nostra città: lavoro, ambiente, casa, salute, beni comuni e debito.
Dopo 3 anni non possiamo però che constatare il fallimento dell'amministrazione pentastellata, incapace di dare risposte: perciò abbiamo deciso di ritrovarci i sabati mattina nelle periferie della città per raccogliere le idee, ascoltare le problematiche e affrontarle insieme. E a questo scopo sarà inoltre possibile compilare un questionario relativo alle condizioni del proprio quartiere.
Prossimo appuntamento:
 
sabato 5 ottobre dalle ore 10 in poi
piazza della Vittoria angolo via Villar
 
Seguiranno: 12/10, mercato corso Sebastopoli  angolo via Tripoli; 26/10, mercato corso Racconigi angolo corso Peschiera.

Sono invitati tutti gli abitanti che vogliono condividere i loro problemi e partecipare alle scelte della propria città, movimenti, comitati, realtà sociali.