giovedì 1 febbraio 2018

Debito, Cavallerizza e Usi Civici

Il 5 febbraio, presso il complesso della Cavallerizza Reale Occupata, si terrà un incontro pubblico mirato ad approfondire gli strumenti degli Usi Civici e Collettivi, strumenti di riappropriazione e uso del patrimonio pubblico da parte dei Cittadini.

Un patrimonio troppo spesso trascurato, dimenticato fino al giorno in cui diviene oggetto di progetti di “valorizzazione” intesa come “svendita a soggetti privati”.

L’incontro vedrà la testimonianza dei rappresentanti del laboratorio politico Massa Critica, dell’ex Asilo Filangieri e di altri spazi della città di Napoli che negli ultimi anni hanno portato avanti direttamente vertenze per il riconoscimento dei Beni Comuni Emergenti e ottenuto il riconoscimento di Uso Civico.

Assemblea21, che naturalmente vede con favore ogni iniziativa dal basso avente come obiettivo la tutela di Beni Comuni, vuole evidenziare l’urgente necessità di affrontare in modo chiaro ed esaustivo il problema che, senza tema di smentite, possiamo definire la “madre di tutti i problemi”: il debito pubblico che sempre più pesantemente condiziona in negativo la vita e il benessere dei cittadini, e purtroppo viene sistematicamente accettato come problema contingente e immutabile dalle pubbliche amministrazioni e dal Comune di Torino in particolare.

Per visualizzare le dimensioni del problema del nostro debito pubblico, è necessario ricordare che ogni anno oltre 15 milioni di euro vengono sottratti dalle risorse comunali per far fronte agli interessi negativi sui derivati (Fonte: Sergio Rolando, Assessore al Bilancio del Comune di Torino).

Un debito che è tempo di analizzare in dettaglio, finalmente in piena trasparenza e senza partire dal semplice dato di fatto che esso esiste e va onorato, senza conoscerne esattamente le origini e le precise caratteristiche.

Invitiamo, ancora una volta, la sindaca Chiara Appendino (che ha dato la sua disponibilità per l’incontro pubblico del 5 febbraio in Cavallerizza ma, al contrario, ha deciso di non partecipare alle tre assemblee pubbliche organizzate da Assemblea21 nel 2017), ad attivare sollecitamente la Giunta sui fronti della trasparenza e della comunicazione nei confronti dei cittadini (rendendo pubblica la documentazione riguardante il nostro debito attuale, i contratti dei derivati, ecc.) e dei possibili interventi finalizzati alla riduzione del debito o degli interessi passivi.

Gli strumenti esistono e sono disponibili: è indispensabile la volontà politica per utilizzarli.

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